Tra biodiversità e tradizione. Blogtour ad Adelfia e dintorni

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Fino a quattro anni fa non ero mai stata in Puglia. Eppure nonostante nessuna origine, nonostante ci sono anche altre regioni italiane che non abbia ancora visitato, ne sentivo forte il richiamo.
Così ho partecipato ad un contest, la prima edizione di My Puglia Experience nel 2013, e me ne sono perdutamente innamorata, creando con questa eclettica terra un legame molto stretto. Merito anche e soprattutto della vulcanica Maria Cesaria Giordano, oggi assessore alla Promozione del Territorio, Turismo, Centri Storici, Pari Opportunità, Innovazione Tecnologica, Politiche del Lavoro, Formazione del Comune di Adelfia, che è tornata ad ospitarmi per una nuova straordinaria avventura, il blogtour “La La land. Noi siamo biodiversi”.

In occasione della Settimana della Biodiversità promossa dalla Regione Puglia , insieme ad altre 4 blogger/Instagramers (Valentina Di Francesco e Anisa Kallaverja inviate di Italy Travel Lab e Instagramers da migliaia di followers, Emily Carrer, travel blogger di Guardo il mondo da un oblò e Fabiola Zenzero, la @chiamatemibia gettonatissima su Instagram), ho preso parte ad un viaggio dove la cultura e le peculiarità adelfiesi sono state le vere protagoniste, un percorso sulla biodiversità ad ampio raggio, che partendo dalla natura, ha inglobato l’arte, la storia fino ad investire riti e tradizioni locali.

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La tre giorni ha preso il via nel tardo pomeriggio di giovedì 25 maggio con  un caloroso benvenuto in aula consiliare e con la conferenza stampa dove sono intervenuti il sindaco Giuseppe Cosola, il consigliere regionale Gianni Stea, l’assessore Maria Cesaria Giordano e la delegata agricoltura dell’area metropolitana Porzia Pietrantonio. Un’amministrazione, quella di Adelfia, che ha saputo mettere in atto una nuova strategia di promozione culturale e del territorio attraverso i social e i blog, i mezzi attualmente più influenti per raggiungere quante più persone possibili, un’occasione unica per divulgare il tema della biodiversità e per promuovere questa bellissima terra.
Ciliegina sulla torta di questo caloroso benvenuto Antonio Torres che ci ha illustrato e fatto assaggiare i prodotti tipici adelfiesi.

L’indomani prima tappa a Bari, in visita ai laboratori di risanamento e caratterizzazione del germoplasma olivicolo, viticolo e frutticolo pugliese presso il Campus di Bari (a cura di SINAGRI, Spin Off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro). E’ quando la competenza e le conoscenze si mischiano alla passione che nascono le cose più belle, quelle veramente in grado di valorizzare e salvaguardare la storia e il patrimonio naturalistico del territorio. Una passione tangibile negli occhi della prof.ssa Cinzia Montemurro, docente della facoltà di Agraria, che ci ha introdotto alla biodiversità e illustrato le modalità di approccio e studio sul germoplasma, cui sono seguite le altrettanto appassionate nozioni dateci dalla dolce quanto professionale dott.ssa Giovanna Bottalico e da Vincenzo Fucilli.

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Dopo aver sentito parlare di piante, germogli, innesti, quale attività migliore se non quella di  andare a vederle dal vivo? Ecco organizzata solo per noi una passeggiata per la macchia mediterranea alla scoperta delle specie arbustive e arboree spontanee della zona sotto l’egida guida dell’agronomo Gianfranco Vitolla e dell’associazione Progetto Futuro. Ci è piaciuto un sacco scoprire nuove specie ma, sempre alla ricerca di campi di papaveri, abbiamo apprezzato particolarmente i vari tipi di ciliegia locale (“ferrovia” e “a limone”).

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Pomeriggio all’insegna dell’arte, prima presso la sede dell’Associazione “Alauda” dove l’artista adelfiese Jara Marzulli ci ha accolto nel suo mondo di opere quasi oniriche fatto soprattutto di corpi, in particolare quello femminile in un momento intenso per una donna come quello della maternità.
La seconda tappa nell’arte ci ha viste attente fruitrici delle opere dell’associazione tutta al femminile “Live in art” dove siamo sono state accolte dalle artiste Theresa Iacobellis che si concentra proprio sulla donna e i suoi turbamenti, Grazia Salierno con i suoi quadri ad acquerello a tema corpo in movimento, Antonella Barucchelli esperta nella creazione di opere d’arte con materiale da riciclo e Magda Marfelli che trae ispirazione dall’ambiente marino.

Il Comitato feste di Canneto e i preparatissimi ragazzi che ne fanno parte ci hanno fatto da guida all’interno della maestosa Cappella Madonna della Stella, una chiesa antichissima e piena di curiosità tutte da scoprire.
In tutte queste realtà associative ciò che mi ha colpito di più è stato il forte coinvolgimento da parte di adulti e bambini di Adelfia che partecipano numerosi e rispondono alle iniziative con entusiasmo e creatività.

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Entusiasmo e creatività che non sono mancati neanche alla famiglia Angiuli, proprietaria da generazioni dell’omonima cantina vinicola, che ha saputo migliorarsi e innovarsi negli anni siano a produrre dei vini che sono il fiore all’occhiello delle terre adelfiesi. Il giovane imprenditore Vito ci ha mostrato il proprio laboratorio e parlato dei processi di produzione e conservazione dei vini, facendocene degustare due, uno bianco e l’altro rosso, entrambi molto apprezzati.

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Cala la notte su Adelfia, ma con essa non cala la nostra attesa e il nostro interesse: dopo cena ci attende una preziosissima visita presso lo studio del giovane artista Giovanni Gasparro, originario di Adelfia ma ormai noto e apprezzato in tutto il mondo, grazie alle sue opere a tema sacro, al suo rigore e alla sua dedizione all’arte. Un giovane adefliese che abbiamo avuto l’onore di conoscere e apprezzare e di cui sentiremo ancora molto parlare.

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Ad accompagnarci nel nostro secondo giorno di scoperte è la guida esperta Daniela D’Amato alla volta di Locorotondo dove, prima di visitare il delizioso borgo, ci rechiamo ai campi di collezione pugliese del recupero del germoplasma al CRSFA Basile Caramia; con noi anche le admin di Igers Valle d’Itria, Benedetta Loconte ed Eligia Napoletano.
Al CRSFA Andrea Turco e Francesco Palmisano ci hanno parlato di micropropagazione in vitro, una tecnica innovativa per la riproduzione delle piante in ambiente sterile, e camminato attraverso i tipici campi di viti, alberi da frutto e olivi, fino alla masseria del ‘700 appartenuta ai signori Basile – Caramia.

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Lasciata la campagna eccoci a Locortondo, di diritto annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. Passeggiando per il centro storico tra alberghi diffusi e scorci incantevoli, incontriamo la casa – laboratorio di Annamaria Ferrara che dipinge piccoli oggetti in ceramica tra cui le deliziose piastrelle con i numeri civici. Sosta per una degustazione da “Cummè” di Nico Carparelli all’interno del suo negozio in stile bottega anni ’40, tra souvenir di pregio e prodotti tipici di qualità. Il piacevole e gustoso aperitivo è stato accompagnato da “il Minutolo” un ottimo vino bianco locale.
Un apprezzato fuori programma ci porta ad Alberobello tra i rioni Aia Piccola e Monti per ammirare il patrimonio dell’umanità UNESCO dei trulli.

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Nel pomeriggio, grazie al Comitato Feste Patronali San Trifone che ci ha accompagnati, abbiamo visitato i laboratori e il deposito della Ditta “Faniuolo Illuminazioni” di Putignano che da ben 99 anni produce e allestisce le luminarie per la festa di San Trifone.  Mai viste opere luminose così imponenti e un lavoro così minuzioso, sicuro e preciso come quello di Massimo Faniuolo e dei suoi collaboratori. Mi è venuta ancora di più la voglia di essere presente alla prossima festa di San Trifone e vederle dal vivo!

Purtroppo il mio viaggio si conclude qui, un po’ prima delle altre, ma comunque intenso e coinvolgente, in una terra quella di Adelfia, la provincia di Bari e la Valle d’Itria tutta a me così cara eppure ancora con mille aspetti tutti da scoprire.
Ringrazio gli adelfiesi, uno per uno, per la dedizione, la ricerca, l’entusiasmo, la vivacità che mettono in tutto quello che fanno; dalla loro hanno il grande privilegio di vivere in una cittadina, Adelfia, unica nel suo genere, la sola in Italia ad essere formata da due paesi, oggi rioni, Canneto e Montrone, che hanno saputo negli anni mantenere intatte le proprie caratteristiche pur convivendo pacificamente e collaborativamente.

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