Tra biodiversità e tradizione. Blogtour ad Adelfia e dintorni

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Fino a quattro anni fa non ero mai stata in Puglia. Eppure nonostante nessuna origine, nonostante ci sono anche altre regioni italiane che non abbia ancora visitato, ne sentivo forte il richiamo.
Così ho partecipato ad un contest, la prima edizione di My Puglia Experience nel 2013, e me ne sono perdutamente innamorata, creando con questa eclettica terra un legame molto stretto. Merito anche e soprattutto della vulcanica Maria Cesaria Giordano, oggi assessore alla Promozione del Territorio, Turismo, Centri Storici, Pari Opportunità, Innovazione Tecnologica, Politiche del Lavoro, Formazione del Comune di Adelfia, che è tornata ad ospitarmi per una nuova straordinaria avventura, il blogtour “La La land. Noi siamo biodiversi”.

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La volpe e l’uva

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Ricorderete tutti la favola della volpe e l’uva di Esopo. In caso contrario ve la riassumo brevemente: la volpe, credendosi furba e invincibile (aggiungo io), vide dei grappoli d’uva pendere dalla vite. Non riuscendo ad afferrarli si allontanò dicendo “tanto era acerba”.
Va un po’ così in effetti, quando non riusciamo ad arrivare dove ci eravamo prefissati, accusiamo le circostanze. Continua a leggere

Se Darphin non viene a me, io vado da Darphin

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Raccontiamoci pure che a Natale non desideriamo altro che essere tutti più buoni. E più belli dove lo mettete? E poi ancora, solo a me capita di voler chiedere a Babbo Natale di riuscire a raggiungere un obiettivo tanto ambito come diventare it-blogger di Grazia.it?

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A me gli occhi, a me la pelle!

E’ proprio vero che guardando le foto di Elena Schiavon innanzitutto si pensi “Wow che occhi!” e poi si ammetta che anche nature, senza trucco e senza inganno, lei appaia sempre così fresca e luminosa.
Credo che buona parte del merito vada a  madre natura, il resto però la faccia l’attenzione e la cura con cui ci si pone verso se stessi.

Come tutte noi Elena oltre ad essere una blogger immagino faccia un miliardo di altre cose nell’arco di una giornata, e nel suo essere multitasking ha bisogno, ancora come tutte noi, di un prodotto che in poco tempo riesca a farla sentire bella e fresca.
All’immagine di Elena e di noi trentenni divise tra lavoro, famiglia e città si associa perfettamente la nuova linea  Lumière Essentielle di Darphin,  la nuova linea del marchio beauty francese che in pochi passaggi mira a far risplendere l’incarnato e rendere il volto disteso e splendente.

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Blogger We Want You con Darphin e Grazia.it

Il merito, oltre a mammà, è di Darphin, la famosa  linea di trattamento parigina che offre alle donne di tutte le età la soluzione più semplice , naturale ed efficace possibile. La filosofia Darphin e della linea Lumière Essentielle trae spunto proprio da quella luce innata che hanno le donne francesi, quell’aria soave e mai appesantita da un make up dall’effetto maschera.
Mai come in autunno, dopo esserci crogiolate al sole e averla messa sotto stress, la nostra pelle ha bisogno di un idratante che ci ridoni luminosità e tolga quel velo grigio che l’arrivo della stagione fredda ci infonde.
Lumière Essentielle siero in olio racchiude in una pratica ed elegante bottiglietta con erogatore 7000 perle microincapsulate di mandarino, neroli, rosa, ylang yalng, legno di cedro e olio essenziale di zenzero.
Ad ogni erogazione il siero trasparente fonde i propri ingredienti per rimpolpare la pelle e stimolare il ricambio cellulare, oltre che idratare e ravvivare l’incarnato.
A completare l’opera ci pensa la crema- gel in olio, in grado di potenziare la barriera cutanea della pelle e completare l’operazione leggerezza/freschezza del nostro volto.

Perché saremo pure multitasking, donne in carriera, sempre di fretta e sempre proiettate verso l’appuntamento successivo o la commissione da svolgere il giorno dopo, ma tutte noi abbiamo bisogno di evadere e di coccolarci. Le fragranze della linea Lumière Essentielle e l’immediata sensazione di brio che donano, ci portano con la mente e con il pensiero in un mondo quasi onirico e capace di farci mollare per un’istante la frenesia e la tensione abbandonandoci ad un piccolo vizio quotidiano.
Insomma non potremmo rubare gli occhi brillanti di Elena Schiavon, ma possiamo almeno prenderle in prestito la beauty routine!

Insalate bionde

Ho visto un suo vecchio video su Youtube e, ahinoi, ho scoperto che Chiara Ferragni oltre ad essere bella è anche simpatica. E non solo, fino a un paio di anni fa era anche una comune mortale come noi. Una che inciampava mentre camminava con le zeppe, che faceva dei video imbarazzanti durante un week end a Madrid (col fidanzato storico Riccardo Pozzoli), e a cui succedevano cose fantozziane.

Ho addirittura scoperto che nel 2010 lanciando i capi trend dell’estate, sponsorizzava roba improbabile come gli zoccoli di legno e li abiti gipsy. Vabbè che a lei sta bene tutto, ma lì appariva un po’ goffa e anche un po’ paffuta. Il che davvero me l’ha resa quasi amica mia. Credo avesse anche un accenno di ricrescita.
Solo che io oggi avrò pure una vita a pois ma lei ce l’ha di paillettes.
Lei s’è tatuata la planimetria del mappamondo sul polso, così almeno se ci mette un puntino si ricorda dove si trova la mattina quando si sveglia. Lei è stata “simpsonizzata” da Matt Groening, io al massimo posso sembrare Lisa quando ho i capelli dritti, altro che simpsonizzata.
Ho la netta sensazione che in fase di decollo il comandante dell’aereo chieda lo slot direttamente alla Ferragni anziché rivolgersi alla torre di controllo. Lei ormai è cittadina del mondo, ci intasa la bacheca di Instagram con i suoi hastag #theblondsaladneverstop o #theblondsaladgoestoparis qualora l’insalata bionda sia ospite della ville lumière, #theblondsaladgoestonewyork se capitasse per un paio di giorni a qualche sfilata nella grande mela o se tanto per gradire dovesse fare sosta ad Hong Kong per un servizio fotografico mordi e fuggi.
Che poi uno pensa: questa è bella, ricca, giovane e famosa, chissà come riempie le pagine del gossip. Te la immagini nelle breaking news di E!, invece lei scomodò le pagine dei suoi social e quelle del suo blog solo per annunciare la fine della sua lunghissima love story con Riccardo Pozzoli. E giusto per una buona causa perché di fatto, non solo lui è stato il fidanzato storico, ma anche l’artefice del suo successo.
E poi ti credo che nell’annuncio dici che siete rimasti in ottimi rapporti e che lui continuerà a lavorare con te, vedi pure di litigarci e buttargli i vestiti giù per le scale a uno così, che è si più basso di lei di almeno un palmo, ma è pure belloccio. Il nuovo signor Ferragni,  Andrew Arthur, sarà pure un bravo fotografo, ma il carisma di Pozzoli mi sa tanto che se lo sogna.
Lei è talmente presa nell’amministrare se stessa che non ha tempo per il gossip e non ha tempo per fidanzati troppo impegnativi e che possano offuscarla.
The Blonde Salad ormai è un brand, un fruttuosissimo brand, e il fatto che il fatturato derivi solo in minima parte dal blog, fa si che l’insalata sia servita. D’altronde era l’intento di Chiara, già nel 2009, in cui al suo primo post scriveva: “Eccoci al primo blog indipendente dettato da necessità di comunicazione e personalizzazione. Dopo anni passati su Flickr ed altre diverse communities del web ho sentito il bisogno di muovermi e creare uno spazio tutto mio. Il nome é “The Blonde Salad” perché questo blog sarà un’insalata di me. Gli ingredienti saranno quelli che mi hanno sempre contraddistinta: moda, fotografia, viaggi e lifestyle. Spero che questo passo avanti possa coinvolgervi ancora di più 😀
La tua insalata ci ha proprio coinvolto cara Ferragni, ti vediamo ormai in tutte le salse. Per me sei un po’ come la maionese, sta bene con tutto.