Sia chiaro per le bambine che stanno scrivendo la lettera a Babbo Natale: Barbie Kate non è in vendita. E’ un modello introvabile, il cui unico raro esemplare si trova al di là della Manica. Barbie Kate è una bella bambola con lunghi e fluenti capelli castani, occhi verde scuro, gambe sottili e affusolate, lato b sodo e fattezze gentili. Sono molteplici gli outfit forniti dalla casa produttrice di giochi Windsor per vestirla, pettinarla e truccarla. Dagli abiti eterei ai cappottini colorati, dai vestitini a ruota ai tubini istituzionali. Barbie Kate è sempre perfetta, mai un capello fuori posto, mai un collant troppo velato o troppo pesante, mai una scarpa che stoni. Proprio ieri è uscito un nuovo modello, Barbie Kate con la tuta, con tanto di cappuccio.
Esiste anche un particolare accessorio che permette di applicare a Barbie Kate la pancia, di modo che giocando, si possa decidere se farla essere o meno in attesa di un Royal Baby. E anche nel caso di Barbi Kate pregnant sono a sua disposizione molti abitini pre-maman che non compromettono assolutamente la sua eleganza e il suo regale portamento. Il bambolotto reale non è ancora in produzione, ma viste le ultima immagini di George, i designer si stanno apprestando a mettere al più presto un tenero bimbo biondo scuro con le guanciotte rosse e la faccia da birbante, con salopette tirolese e scarpe coi buchi. Pare che dall’aprile 2015 possa arrivare a fargli compagnia anche una bambolotta reale, i cui lineamenti non sono ancora stati resi noti.
Barbie Kate ha a disposizione completi adatti per ogni occasione e per ogni paese del mondo: se per esempio Barbie Kate è alle Hawaii allora lei può essere abbigliata con corona di boccioli e abito floreale, se invece va in Australia è pronta ad indossare il tipico cappello a falda larga, se va in India ecco pronto per lei il sari…
E poi come tutte le bambole è sempre sorridente, anche quando si annoia, anche quando presenzia a rigide cerimonie o noiosissime presentazioni. Gli unici momenti in cui si è scomposta non sono dipesi da lei. Le è capitato per esempio di essere sulla scaletta dell’areo e che una folata di vento le alzasse il vestitino rosso, oppure che fosse al mare e le cadesse giù il pezzo sopra del bikini. Ma insomma, a quale bambola, che si cambia continuamente, ed è sempre pronta e perfetta per l’evento successivo, non è capitato un piccolo incidente di percorso? Io non sono di certo Barbie Sua Maestà, ma glielo perdono!
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Icone di stile (?)
Facile diventare icone di stile quando si hanno i soldi a palate e ci si accoppia con chi non sa neanche dove finiscano gli zero del proprio conto corrente, direte voi…e invece no, c’è chi anche nel mondo che conta, tra i paperon de paperoni del jet set nostrano, lo stile non sa neanche dove sia di casa. Mi riferisco a Michelle Hunziker. Si perché, bellezza a parte, la bionda svizzera, direi possa essere classificabile tra le vip peggior vestite, almeno nel Bel paese. E non la crocefiggo per quell’orrendo tatuaggio al braccio che sfoggia dal fastoso matrimonio al castello con Eros in smoking, perché magari è stato un errore di gioventù (il tatuaggio dico, e chissà forse per lei pure il matrimonio), ma proprio a qualcosa di insito in lei. Eleganti e stilosi non ci si diventa, ci si nasce. E lei sarà nata pure col culo sodo e gli addominali pur dopo aver sfornato 20 figlie una dietro l’altra, ma non si sa proprio vestire.
Pure quando è elegante, con vestito da sera o con abito da sposa, Michelle sembra una scappata di casa, che ha preso su dall’armadio le prime cianfrusaglie comprate dal cinese che le capitano a tiro.
Credo che Kate Middleton sarebbe stata elegante pure se avesse fatto la dialogatrice di Emergency alla fermata della metro e Kasia Smutniak anche se avesse servito panini coi crauti in Polonia.
Per quanto riguarda il giorno delle nozze, non mi soffermo sull’abito, non lo avrei di certo scelto per me, ma non mi è sembrato così osceno. Avrebbe potuto fare di meglio, ma anche di molto peggio. Mi soffermo più che altro sui capelli. Mi ci soffermo perché da vent’anni che ha sempre quell’accenno di ricrescita che contrasta col biondo paglierino che non ha mai cambiato di intensità. Anche Jennifer Aniston ha lo stesso taglio e lo stesso colore di capelli da vent’anni, ma ho sprecato più inchiostro io per andare dal parrucchiere con le foto della fidanzatina d’America che Vogue per stampare le sue copertine patinate.
Da quando sta con lei anche il rampollo di casa Trussardi lo vedo più sciatto, e non sto parlando del figlio di Roberto Cavalli, bensì del discendente della casa di moda del levriero, che da figaccione qual era, si è trasformato nel giro di due- tre anni, in un panciuto trentenne qualunque con tanto di stempiatura.
L’elisir glielo avrà rubato Ramazzotti che a forza di amoreggiare con l’elegantissima consorte si è tolto quell’aria un po’ sgualcita che aveva?