Voglio essere chiara subito, dalla partenza. A me 1992, la serie si, proprio quella, piace. Non so cosa esattamente, ma mi piace. Magari man mano che scrivo alla fine mi viene in mente.
Allora partiamo dall’inizio: Stefano Accorsi non mi piace, ma l’idea si, e non trovo fondato l’hastag sfottò #daunideadistefanoaccorsi, perché parliamoci chiari non è di certo la scoperta della legge quantistica ma un’idea così vorremmo avercela avuta tutti. Certo ci sarebbe stato poi da vedere se un’idea così se fosse venuta a qualcun altro, gliel’avrebbero prodotta.
Comunque Stefano Accorsi non mi piace, perché pur riconoscendo dai tempi de L’ultimo bacio che è di certo belloccio, io sono sempre stata tra quelle che preferivano Favino. Il fatto che sia stato con Laetitia Casta per un sacco di tempo e che abbia provato ad assumere quel nonsoché di francese non me l’hanno reso né più attraente né più professionalmente valido; come attore intendo, perché a questo punto come ideatore/autore non lo vedrei affatto male.
Mi piace invece molto Miriam Leone, una delle poche Miss Italia che m’è piaciuta subito, indubbiamente bella, spigliata, cazzuta. E’ una che ha fatto la presentatrice e le è riuscito, fa l’attrice e le riesce, le riesce anche di fare la precorritrice dell’olgettina in un momento in cui forse a Milano i palazzi di Via Olgettina erano in via di edificazione.
Come un po’ a tutti non mi piace Tea Falco, ma non tanto perché non mi piaccia lei o pensi che sia una miracolata, quanto perché è davvero difficile capire cosa dica, io già mi guardo la serie dal pc senza casse, sfruttando Sky Go di mio padre, in più pure fare lo slalom tra le parole sbiascicate di Bibi Mainaghi, mi diventa davvero un impresa.
Mi piace anche il personaggio di Antonio Di Pietro, interpretato da un abbastanza credibile Antonio Gerardi. Presente quanto basta in video e nella storia, risoluto e fermo quanto basta.
Mi piace meno Alessandro Roja, bravissimo attore per carità, ma ricordarlo come il Dandy di Romanzo Criminale (la serie, ovviamente) con un ruolo potente e definito e ritrovarlo qui, non s’è capito in che veste e con quali, fin’ora poco interessanti, misteri, non mi piace.
Mi sta piacendo parecchio anche il personaggio di Pietro Bosco, alias Guido Caprino, e sono rimasta impressionata dal fatto che l’unico personaggio decente della serie alla fine sia un leghista un po’ ignorante, un po’ energumeno, ex militare della Guerra del Golfo, ovviamente po’ violento e un po’ burbero ma in fondo umano. L’unico personaggio, forse insieme alla Mainaghi, che volge al miglioramento. E tra l’altro è molto più affascinante di Stefano Accorsi.
La cosa che più mi piace è che io nel 1992 avevo 10 anni ed ero una bambina assennata, riflessiva e curiosa, che recepiva e rielaborava tutto quello che le succedeva intorno. Era il 10 maggio 1992 il giorno in cui per la mia Prima Comunione mi fu regalata la mia prima televisione per la cameretta. Il giorno dopo mi ammalai di morbillo (detta adesso sembra un’eresia il fatto che non fui vaccinata). Fu un decorso lungo, tanto che il 20 giorno del mio compleanno ero ancora malata e il 23 dello stesso mese ero attonita di fronte ai TG che trasmettevano le immagini sulla strage di Capaci. Ricordo tutto, date, volti, luoghi, Craxi, Di Pietro, i morti sulle strade coperte dalle lenzuola bianche, le Olimpiadi di Alberville e quelle di Barcellona, la tv commercial/spazzatura che pur mi piaceva tanto, la maschera paurosissima de Il silenzio degli innocenti, Sarajevo, Cossiga e poi Scalfaro, il Moro di Venezia di Raul Gardini, l’elezione di Clinton. Se non tutto, molto. Tutto visto e vissuto con gli occhi di una bambina di 10 anni, che sembrava sempre più grande della sua età.
Ecco perché 1992 La serie a me piace.
io ero appena nata =)
KISSES!
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…piace molto anche a me, i miei preferiti sono la leone e caprino, fantastici!
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