Lo ammetto sono una fan di “Chi l’ha visto” e come tale non mi perdo una puntata, se non in casi proprio eccezionali. Da quando sono diventata un’adepta della Sciarelli il mercoledì non vado più neanche al cinema, regalo quei due-tre euro al multisala di turno e chi s’è visto s’è visto. Mi sia perdonato il gioco di parole ma io “Chi l’ha visto” non me lo perdo. Sarà una tradizione di famiglia. Mi ricordo Donatella Raffai il lunedì, quando dopo aver cenato da mia nonna, andavo a salutarla mentre lei si accingeva ad andare a letto e in sottofondo scorreva il sommario della trasmissione che stava per iniziare. Da bambina, fedele solo a Bim Bum Bam, quella sigla mi attraeva con un misto di curiosità e paura. E così continua ad essere.
In base a quale tendenza questa trasmissione da contenitore serale- passatempo per anziane signore sia diventato un programma cult io non so dirlo. Non sono né Bernardini tantomeno Silvia Motta (quella col turbante di Tv Talk per intenderci) ma sta di fatto che Chi l’ha visto è diventato un must, roba che in confronto Masterchef e XFactor gli fanno un baffo.
Vi dico solo che è argomento di conversazione telefonica tra me e la mia migliore amica, e la mia amica di giorno fa il medico, non è che pettina le bambole, e magari la sera vorrebbe vedere in tv qualcosa di più distensivo. Invece no, per noi la Sciarelli la sera è più distensiva della tisana al finocchio. Lei con i suoi blazer che sfidano le mode e le epoche è stata capace di far entrare ‘sto programma dai televisori col tubo catodico delle casalinghe o delle pensionate agli schermi ultrapiatti di chi come me la parola pensione non la legge neanche sullo schermo dell’Inps. E così, pacata ma cazzuta al tempo stesso, è entrata nelle TT di Twitter, tra i topic trend con lo pseudonimo di #Sciary. E guardate che entrare nelle tendenze di Twitter mica è cosa da poco. Ieri in lista sopra di lei c’era giusto Rosetta, che non è di certo la panettiera sotto casa mia. Quello che più mi ha colpito è che a seguire le due signore dei topic di ieri sera c’era il nome di un “bell’ometto”, #Mirco (con la C sia chiaro). Probabilmente chi non segue la cronaca nera italiana attuale non può sapere chi sia costui. E’ un tizio, marito di una donna scomparsa da mesi, che ha tolto a zio Michele lo scettro di “personaggio improbabile” del giallo all’italiana, coi suoi maglioni infeltriti che in confronto quelli di Cliff Robinson erano leggiadri filati, è un personaggio che buca lo schermo. E ieri in studio dalla Sciary, rea di farlo diventare ancora più “amabile”, iniziando l’intervista con “Mirco, lei sta sudando”, è diventato star indiscussa di Twitter. Anche se secondo me un posto in classifica lo avrebbe meritato anche l’avvocato, strizzata in un chiodo aggressive, che ha avuto il coraggio di piazzarlo davanti alle telecamere della prima serata della signora del giallo.
Ci vuole coraggio vero, e non solo per come era conciato il suo assistito, ma anche perché intanto qui non si sa chi ha fatto sparire la signora, ma sappiamo chi ha ucciso il buongusto.
E nel bene e nel male, chi crea “tendenza”.
Top! Articolo bellissimo e verissimo!
– un #chilhavisters
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Grazie! sei anche tu un “seguace” della Sciary?
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Ovvio! Ormai aspetto con più ansia il mercoledì sera che il venerdì!
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